Resoconto 20° Al Gir Da Le Lame Cremosano 1 Febbraio 2015

Niente nebbia e una bellissima giornata di sole per gli amici che hanno corso a Cremosano!
Alè Bellinzago!!
 

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Ritratto di fabiodemaio

CREMOSANO XXX

Presidente Girelli. Lei , persona seria e rispettata, torni ad infondere lo spirito che ha animato i primi anni di vita del Gruppo e la vera motivazione per cui ci troviamo la domenica: correre.

Dopo tre settimane di assenza quello che ho trovato non è più il GPB Gruppo podistico Bellinzago, ma il GBP Gruppo Per Broccolare.

Colpa in parte del bell'Eugenio, che ha acceso nelle iscritte e non solo impulsi sopiti. Oggi al ritrovo grande folla in attesa del George della Martesana . Tutto esaurito nella piazza del mercato, addirittura due pulmini nove posti arrivati chissà da dove. Poi quando la notizia dell'attacco influenzale è risultata ufficiale, si è fantasticato per un attimo su di un Suo saluto dal balcone. Persa anche questa speranza sul piazzale siamo rimasti in 7.

L'ottava, Letizia, era in ritardo perché passata prima dal parrucchiere. Si, perché non si arriva più trasandate, sciatte ed arruffate alla corsa. Tutte truccate e precise. Franca ha ordinato alla Mizuno un paio di scarpe da running  con il tacco, aperte sul davanti, per mettere in risalto lo smalto scarlatto delle unghie.

E questo è nulla.

Nell'Ipod prima girava Eye of the Tiger, canzone simbolo dello sforzo e del duro allenamento di Rocky Balboa.

Ora c'è Reality da "Il tempo delle mele".

Fabrizio, in assenza di Mario, ne fa le veci. Macchina sempre piena di donne, brillante, palestrato, e dicono con la circolazione sanguigna che va a mille.

L'unico, serio e concentrato è rimasto Claudio, con la testa e le gambe tese alla sua pazzesca 100 km.

Ma siamo qui per correre e devo dare il buon esempio. Parliamo di Cremosano.

La corsa, iniziata con il termometro sotto lo zero, è proseguita con il sole che via via ci scaldava e rendeva la temperatura accettabile.

Obbligato da Daniela e Franca a percorrere il percorso da 13 km, Le perdevo dopo poco, impegnate negli allunghi delle loro tabelle. Un peccato per la compagnia, ma, probabilmente, un sollievo per le mie orecchie.

Prima del distacco superavamo il menage a trois di Claudia, Lia e Fabrizio.

Letizia e Claudio, più indietro, nel frattempo, come Lino Banfi in "Fracchia la belva umana" sincronizzavano gli orologi.

Percorso in piano e in prevalenza sterrato, con il terreno ghiacciato che, se da un lato rendeva pericolosi alcuni passaggi, ove il battistrada dei trattori aveva creato trappole per caviglie, dall'altro risparmiava dal fango le nostre scarpe.

Il paesaggio, campi a dismisura, scorreva piuttosto monotono ai nostri occhi, rendendo difficile non concentrarsi mentalmente solo sulla corsa. Pensare ad una situazione del genere per 100 km invece di 13 fa capire come sia veramente importante lavorare oltre che sulle gambe anche sull'approccio mentale alla corsa.

Ma sotto questo aspetto Claudio, ci ha già dimostrato la Sua forza e la sua caparbietà.

All'arrivo, una volta constatata l'impossibilità a raggiungere la zona premi e soprattutto il tanto ambito (da Daniela) salame, lasciavamo Cremosano con qualche difficoltà e arrivavamo al parcheggio di Bellinzago con una Franca ancora sotto l'effetto Runner's High. Lo sballo del corridore, dovuto al rilascio di endorfine, che provoca euforia e fa raccontare di quelle cose … ma di quelle cose … tanto che io e Daniela, rossi per la vergogna, prima di raggiungere la rispettive abitazioni abbiamo dovuto passare a confessarci.

Ritratto di Deni

Secondo me oltre alle endorfine c'è qualcosa che non ci dice, che so, un allucinogeno..ricordo vagamente un discorso sul ciuffo di John Travolta attaccato alla testa di Fabio (famoso per la sua folta chioma)
Comunque non tralascerei, parlando di cremosano, il salto ad ostacoli che ci siamo trovati a metà percorso, tutte le doti atletiche potevano essere sfoggiate nel giro di pochi secondi..peccato le gambe di marmo!

Ritratto di Manenti Claudio

bellissimo resoconto fabio....grande come sempre....:)

oltre alla giusta osservazione di daniela sul salto ad ostacoli, aggiungo anche che non deve essere lasciato ultimo il parcheggio nel campo tutto sommato vicino alla partenza....difatti se all'arrivo si pattinava sul terreno ghiacciato...al ritorno si slittava per uscirne fuori in quanto essendosi sghiacciato....si affondava con le ruote nella dolce palta che si era formata....meno male che un paio di volenterosi runners (ho ricambiato poi il favore a loro) mi hanno dato una spintarella altrimenti sarei ancora lì a sgommare per tentare di uscire dalle sabbie...pardon...fanghiglie mobili di cremosano....