La “ Camminata di Natale per solidarietà” di Trezzo

Ecco la cronaca della nostra gara di Trezzo come ce l'ha fornita Fabio 

In una giornata, che Lucio Battisti avrebbe definito uggiosa, si è svolta, questa domenica, presso Trezzo Sull’Adda, la “ Camminata di Natale per solidarietà”.

La kermesse, che proponeva tracciati su distanze di 8,14 e 20 KM è stata affrontata dal Gruppo prediligendo, nella quasi totalità dei suoi componenti, la media distanza.

La corsa, ultima in programma prima delle festività natalizie, è ormai considerata da tutti i runners, una occasione di brindisi ed auguri reciproci. L’affluenza massiccia e le difficoltà di parcheggio (tranne che per Aldo), non hanno difatti tradito le attese.

Il percorso, con partenza dal campo Sportivo e passaggio nell’isola pedonale del paese, raggiunge l'apice con la suggestiva vista dall’alto, dove il fiume, immerso nella caligine mattutina, scivola lentamente verso Sud, circondato dalla vegetazione del parco.

L’organizzazione, nel volantino, sotto la voce "itinerari" dichiarava: “i percorsi sono pianeggianti, in parte sterrato ed in parte asfaltato”. Nessun dubbio sulla seconda parte…..qualcuno in più sulla prima.

Per raggiungere il fiume infatti, una lunga e scivolosa discesa, ricca di tornanti non lasciava presagire nulla di buono, visto che il luogo, e di conseguenza la quota altimetrica, di partenza e di arrivo erano coincidenti.

Daniela, Josè ed Eugenio, ovvero i maratoneti del Gruppo, abituati ad altre distanze e ad altri tempi, ne approfittavano per fare allenamento su allunghi e ripetute, rompendo il ritmo, le gambe ed  altre parti anatomiche non citabili, a chi cercava di restare nella loro scia.

Nel frattempo, chi indossava un cappello da babbo natale, ormai zuppo,( il mio, lungo  e con pon pon, fornito "gentilmente" da Lia era in lana merinos e all’arrivo pesava tre chili) perdeva 20 secondi a Km ma in compenso guadagnava una dolorosa cervicale.

Dopo il passaggio davanti alla centrale idroelettrica, con la onnipresente macchina parcheggiata lungo l’argine con Jingle bells a tutto volume, e dopo alcuni km di ciclabile, arrivava la conferma a quanto tristemente pronosticato. A  Porto d’Adda ci attendeva la salita. E che salita.

Credo che anche i nostri tre supereroi, valutata sia la pendenza che la lunghezza, abbiano abbandonato la loro abituale cadenza e si siano messi a camminare………….

Al termine dell’estenuante arrampicata, come da programma il terreno tornava pianeggiante e ci portava attraverso il territorio di Cornate d’Adda,  prima a Trezzo e dunque all’agognato arrivo.

Qui, dopo la solita coda per un the caldo e per il ritiro del “riconoscimento”, (chi un misero sacchetto e chi, un grosso scatolone!!) il Gruppo  decideva di attendere tutti i partecipanti per il brindisi e gli auguri.

Con ancora assenti Claudio e Letizia però, visti i primi segni di assideramento, si decideva di stappare la bottiglia di spumante portata da Mario e di scattare le foto di rito, che verranno poi opportunamente elaborate dal nostro web designer.

Nell’attesa dei due desaparecidos, (Claudio perché unico del Gruppo a correre i 20 Km e Letizia perché, come  abbiamo poi scoperto, in altre faccende affacendata), ne approfittavamo anche per ritirare il premio come quindicesimi classificati con 23 presenze effettive.

Il cesto, contenente un panettone ed una bottiglia, veniva subito sequestrato, nella sua parte liquida, da uno strano tipo con l’accento spagnolo.

Infine i saluti, il ritorno alle macchine e per noi l’attesa di Claudio e Letizia.

Forse per via del congelamento, Lia,  veniva colta dalla voglia irrefrenabile di tortellini in brodo, che, come da programma, dovevano essere serviti all’arrivo. Li cercava al ristoro, rovistando con il mestolo nei pentoloni del the, scambiato per brodo di carne. Negli spogliatoi femminili del centro sportivo, forzando gli armadietti che emanavano una nuance dolce, simile secondo Lei ai ravioli di zucca.  Indiscrezioni dicono  che questa notte abbia sognato di inseguire armata di cucchiaio e parmigiano reggiano un terrorizzato Giovanni Rana.

Letizia, dal canto suo, ci raccontava di un'esperienza con un sedicente massaggiatore tantra che durante la corsa si era offerto di valutare gratuitamente la tonicità di alcuni suoi muscoli.

Claudia, con grande autoironia commentava accigliata l’episodio con un: “ Cavoli possibile che a me non capiti mai ? !?!”

Nel ritorno verso Bellinzago, i discorsi delle tre donne su faraone ripiene, panettoni gastronomici e creme al mascarpone rendevano vana la mia (già poca) voglia di mettermi in forma, facendomi rimandare il tutto, come al solito a lunedi.

Bella corsa, anche se, a mio giudizio, con il percorso pianeggiante ed i ravioli in brodo l’organizzazione ha cercato di attirare, subdolamente  un grosso numero di corridori..

Nella prossima edizione circolano voci che sarà presente il Papa per la benedizione ai corridori prima della partenza, e che all’arrivo il ristoro sarà curato personalmente dallo Chef Cracco.

Buon Natale a tutti

Categoria: 

Commenti

Ritratto di Deni

Come dimenticare il buon uomo che ci ha scattato la foto alla consegna del premio..quello che ha cercato di fare la foto guardando nell'obiettivo invece che dallo schermo :smiley

Ritratto di lia51

 Caspita laugh, hai descritto la giornata in modo memorabile.Mi hai fatto davvero ridere blush.Sono stata molto contenta di aver partecipato alla corsa, nonostante il brutto tempo wink,anzi, se non fosse stato così mi sarei divertita meno laughPer quanto riguarda la voglia di ravioli, non sono riuscita a mangiarli ,non ne avevo  pazienza .

E grazie anche a Josè che rallegra sempre tutti. , sei davvero simpatico laugh

Grazie ragazzi e alla prossima .

Lia