Ebbene si….ammetto che sto scoprendo la mia vena sado-maso che finora si è tenuta ben nascosta….
Difatti per la seconda volta consecutiva sono uscito da casa per andare a una gara indossando la maglietta con le maniche lunghe convinto di dover affrontare chissà quali polari temperature e mi sono trovato a sudare prima ancora di scendere dalla macchina dopo averla parcheggiata….
Sarà una mia impressione penso alla ricerca di una scusa alla quale nemmeno io credo per giustificare un eventuale risposta ma non mi viene in mente niente di credibile per cui mi limito a schivare le occhiate stranite di chi incrocio pensando tra me e me “hai perfettamente ragione”. Arriviamo nel frattempo io Lia e Fabio al ritrovo di quella che è la 36a Marcia del Mulino a Brugherio e ci mettiamo in coda per l’iscrizione….
La gente è tanta come sempre ma siamo fortunati in quanto una ragazza della Croce Rossa (forse a causa della maglietta con le maniche lunghe pensa che abbiamo diritto alla priorità) ci fa inaspettatamente passare avanti e ci iscrive nel giro di 20 secondi tutti e tre fornendoci così il lasciapassare per prendere la via della partenza sotto lo sguardo stupito degli altri runner che ancora sono in coda e lo saranno per altri 15 minuti ad andare bene.
La partenza è come sempre soft tra runner in fase di riscaldamento e auto parcheggiate, ma ben presto si libera tutto e inizia la corsa con obbiettivo 21 km mentre Fabio e Lia optano per i 14 molto più avanti sarà chiaro il perché di questa scelta.
Dopo i primi km sull’asfalto si entra nel Parco Increa che pur in mezzo alla tempesta di pioppi non manca di mostrare il proprio fascino…correre sulle rive di questa cava quasi ipnotizza lo sguardo verso il centro dove il laghetto abbellisce lo scenario e ti rammenta un laghetto alpino senza capre e soprattutto senza Peter e il nonno di Heidi….
Ma ecco che l’improvvisa discesa ti richiama all’ordine e invece delle caprette che fanno ciao trovi il giovanotto con la bandierina che ti dice che a sx vai per i 14 e a dx vai per i 21….opto per i 21 e la salita sassuta (si dice?) come poche ti fa prendere in considerazione l’idea di tornare indietro e prendere per i 14….ma che diamine…piattola che sei….è cortissima spingi un poco e vai….ed ecco che in cima alla salitina un altro giovanotto ti indica l’uscita dal cancello del parco….evvaiii….ce l’ho fatta…e si va avanti…..
Cernusco è all’orizzonte nella sua zona residenziale nuova e seguendo le freccette ti trovi a imboccare via della Battiloca sempre con quella infida salitina che la vedi pochissimo ma che le tue gambe la sentono passo dopo passo… e finalmente ti fanno svoltare a sx ed entri nel bosco incantato…passi sotto a piante che non fanno filtrare luce nemmeno se accendi la pila…saluti il grande puffo che ti invita al drive in a vedere il film di biancaneve in diretta ma non lo ascolti e guardando avanti ti abbassi per schivare un tronco sopra la tua testa ma centri in pieno il cespuglietto di ortiche che ti costringe a uno squallido balletto sul posto e che se qualcuno per disgrazia lo dovesse riprendere con il cellulare verrebbe lanciato come il grata grata come tormentone dell’estate…..mentre saltelli il solito gps lancia un bip e ti segna km 10….siamo quasi a metà…ma perché il cartello 10 km l’ho trovato 700 mt prima? Solito amletico dubbio…ma Fabio stavolta non c’è per dipanarlo e quindi si riparte saltellando più per effetto ortica che per l’energia ritrovata…..
Il Parco Increa si ripresenta alla mia dx ancora più bello di prima non soltanto per l’aspetto estetico quanto per il fatto che il sentiero che vedi davanti a te non scende ma rimane alla stessa altezza e quindi significa solo che la prossima meta è Brugherio senza altre salite o discese e la mia sciatalgia mi manda un messaggio su wahatsapp con la faccina sorridente…
Uscito dal Parco l’indicazione beffarda di ristoro e controllo a 100 mt….freccia a sx all’interno di un portone….la imbocco convinto di far timbrare il mio cartellino ma a momenti sbatto su altri runner fermi al posto di ristoro che non era a 100 mt ma subito dopo la freccia che indica a sx e facendo un rapido dietro front esco dal portone trappola e capisco che il controllo non era per la punzonatura ma solo per vedere i tuoi riflessi a quel punto della gara.
Riprendo il percorso e ho modo di vedere Brugherio sotto un altro punto di vista... più tranquilla rispetto a come la vedo io normalmente… le fermate delle mie linee sono vuote senza gente pronta a crocefiggerti in sala mensa se sei in ritardo e la quasi totale assenza di traffico mi fanno vedere una tranquilla cittadina con le sue bellezze che non vedi mai pur passandoci tutti i giorni….
Ma ecco che al km 16 si ripresenta l’avversario dello scorso anno….il cavalcavia prima del mulino…ultimo ristoro prima dell’arrivo dove la tentazione di fermarsi è più forte di qualsiasi cosa a causa delle delizie particolari che quel ristoro fornisce…
Polenta e salamelle è la sua specialità anche se mi sono sempre chiesto come si fa a mangiare polenta e salamelle e poi riprendere a correre per gli ultimi 5 km….ma è bello tutto l’ambiente oltre che la magia dei profumi che arrivano dal mulino e quindi corri anche su questa salita e scendi affrontando la curva a gomito e schivando l’omino di guardia per mettere a tacere il senso dell’olfatto sempre più attratto dagli odori che capta sempre più intensamente… ti piacerebbe vero entrare nel mulino? E invece una perentoria guardia della polenta... ops timbratrice di cartellini ti placca e non ti molla fino a quando ha piazzato il suo timbrino sul tuo cartellino dopo di che ringrazi Dio che abbia sbagliato mira (io il cartellino lo porto appeso alla cintura di fianco alla tasca marsupio davanti) ed entri nel ristoro del mulino... lì uno strano mormorio ti accoglie e la stanchezza ti impedisce di afferrare il senso pieno di quanto dicono… riesci solo a sentire mozziconi di frasi… polenta, rosso, alto… alla fine non fermandomi mai ai ristori non faccio eccezione per questo se non per scattare una foto a ciò che si presentava sul tavolo e via… verso il solito cavalcavia che si ripresentava puntuale come l’omino con la bandierina che prima a momenti investivi ma che ora appena ti vede si sposta e guardando ancora il gps che ti segna 18 km fatti, cerchi come sempre di sprintare come Mazinga verso la meta finale che puntuale arriva così come puntuale il tuo gps segna 20.3 km percorsi e allora mi metto a correre nelle zone anTitanti all’arrivo per raggiungere i 21 suscitando così la curiosità di runner già arrivati e anche di altri astanti che mi dicono che ho sbagliato strada e che l’arrivo è più indietro…
Ignoro facendo sorrisetti e ringraziando con un cenno della mano ma pensando dentro di me esattamente quello che pensate voi che state leggendo… e quando Gipiessorum volle e la distanza era quella corretta entro nel punto di arrivo della corsa dove trovo un Fabio dall’espressione beata che mi accoglie facendomi capire che era ora che arrivassi… un espressione troppo beata aveva dipinta sul volto… come un gatto che aveva appena mangiato un topo… ma sarò io troppo stanco e lavoro troppo di fantasia… una vocina soave mi richiama all’ordine… mi giro e appollaiata su un trespolo c’è Lia che mi scatta una foto anche lei con espressione beata come Fabio…. scende tutta contenta e come ormai di nostra abitudine battiamo un doppio cinque per la corsa appena conclusa…
ma quell’espressione beata dipinta sulla faccia dei due atleti….si…so a cosa state pensando ma non è così…. semplicemente come poi appurato nel corso delle indagini uno (Fabio) si era fermato al posto di ristoro del mulino e aveva assaggiato polenta e salamelle (in quale quantità non è dato sapere ma mi spiego ora il significato del mormorio sentito a tale sosta) e poi per completare l’opera all’arrivo aveva assaggiato al pasta party offerto dall’organizzazione sia la pasta al sugo che quella al pesto prendendo subdolamente come scusa il fatto di una presunta storta al piede e che quindi andare piano per andare piano tanto valeva approfittarne e l’altra (Lia) che anche lei all’arrivo decideva di approfittare in assenza dei suoi adorati ravioli in brodo del pasta party e lasciare così a chi arrivava dai 21 km solo l’illusione di quello che avrebbe potuto trovare facendo i 14…
Capito mi hai?
Note di merito agli organizzatori una bellissima segnalazione stradale con cartelli e personale, un percorso come sempre degno di nota e ristori (specie quello finale superiore alle aspettative) e un pacco gara invidiabile con biscotti, farina per polenta, pasta, pelati salame affettato e altre cose ancora. Sicuramente da rifare il prossimo anno…almeno per me…ciaoooo
Io alle 7.00 avevo già le scalame in casa figurati dopo 10minuti di corsa. Ragazzi, basta correre con le maniche lunghe,volete capirla che fa freschino inizialmente ma poi si gronda di sudore.
Vabè. comunque ,sola soletta ho percorso i miei 14 km in 1h e 38 minuti . Non ho assaggiato la polenta ne la salamella perchè a metà corsa non mi sembra il caso Però alla fine dei miei 14km mi sono mangiata un bel piattino di pasta al sugo buonissssimaaaa con una spolverata di grana.
E come riconoscimento......
Un pacco di biscotti un litro di latte un pomodoro pelato due pacchi di pasta per minestra una confezione di salame un pacco di farina gialla per polenta e siccome a me la polenta non piace , ho chiesto a Fabio di fare un baratto : tu dai i biscotti a me ed io dò la polenta a te....... :D
Poi tutto il resoconto l ha spiegato benissimo Claudio .... ^____^ bravissimo .
Commenti
Manenti Claudio
Lun, 05/05/2014 - 00:13
Collegamento permanente
Ebbene si….ammetto che sto
Ebbene si….ammetto che sto scoprendo la mia vena sado-maso che finora si è tenuta ben nascosta….
Difatti per la seconda volta consecutiva sono uscito da casa per andare a una gara indossando la maglietta con le maniche lunghe convinto di dover affrontare chissà quali polari temperature e mi sono trovato a sudare prima ancora di scendere dalla macchina dopo averla parcheggiata….
Sarà una mia impressione penso alla ricerca di una scusa alla quale nemmeno io credo per giustificare un eventuale risposta ma non mi viene in mente niente di credibile per cui mi limito a schivare le occhiate stranite di chi incrocio pensando tra me e me “hai perfettamente ragione”. Arriviamo nel frattempo io Lia e Fabio al ritrovo di quella che è la 36a Marcia del Mulino a Brugherio e ci mettiamo in coda per l’iscrizione….
La gente è tanta come sempre ma siamo fortunati in quanto una ragazza della Croce Rossa (forse a causa della maglietta con le maniche lunghe pensa che abbiamo diritto alla priorità) ci fa inaspettatamente passare avanti e ci iscrive nel giro di 20 secondi tutti e tre fornendoci così il lasciapassare per prendere la via della partenza sotto lo sguardo stupito degli altri runner che ancora sono in coda e lo saranno per altri 15 minuti ad andare bene.
La partenza è come sempre soft tra runner in fase di riscaldamento e auto parcheggiate, ma ben presto si libera tutto e inizia la corsa con obbiettivo 21 km mentre Fabio e Lia optano per i 14 molto più avanti sarà chiaro il perché di questa scelta.
Dopo i primi km sull’asfalto si entra nel Parco Increa che pur in mezzo alla tempesta di pioppi non manca di mostrare il proprio fascino…correre sulle rive di questa cava quasi ipnotizza lo sguardo verso il centro dove il laghetto abbellisce lo scenario e ti rammenta un laghetto alpino senza capre e soprattutto senza Peter e il nonno di Heidi….
Ma ecco che l’improvvisa discesa ti richiama all’ordine e invece delle caprette che fanno ciao trovi il giovanotto con la bandierina che ti dice che a sx vai per i 14 e a dx vai per i 21….opto per i 21 e la salita sassuta (si dice?) come poche ti fa prendere in considerazione l’idea di tornare indietro e prendere per i 14….ma che diamine…piattola che sei….è cortissima spingi un poco e vai….ed ecco che in cima alla salitina un altro giovanotto ti indica l’uscita dal cancello del parco….evvaiii….ce l’ho fatta…e si va avanti…..
Cernusco è all’orizzonte nella sua zona residenziale nuova e seguendo le freccette ti trovi a imboccare via della Battiloca sempre con quella infida salitina che la vedi pochissimo ma che le tue gambe la sentono passo dopo passo… e finalmente ti fanno svoltare a sx ed entri nel bosco incantato…passi sotto a piante che non fanno filtrare luce nemmeno se accendi la pila…saluti il grande puffo che ti invita al drive in a vedere il film di biancaneve in diretta ma non lo ascolti e guardando avanti ti abbassi per schivare un tronco sopra la tua testa ma centri in pieno il cespuglietto di ortiche che ti costringe a uno squallido balletto sul posto e che se qualcuno per disgrazia lo dovesse riprendere con il cellulare verrebbe lanciato come il grata grata come tormentone dell’estate…..mentre saltelli il solito gps lancia un bip e ti segna km 10….siamo quasi a metà…ma perché il cartello 10 km l’ho trovato 700 mt prima? Solito amletico dubbio…ma Fabio stavolta non c’è per dipanarlo e quindi si riparte saltellando più per effetto ortica che per l’energia ritrovata…..
Il Parco Increa si ripresenta alla mia dx ancora più bello di prima non soltanto per l’aspetto estetico quanto per il fatto che il sentiero che vedi davanti a te non scende ma rimane alla stessa altezza e quindi significa solo che la prossima meta è Brugherio senza altre salite o discese e la mia sciatalgia mi manda un messaggio su wahatsapp con la faccina sorridente…
Uscito dal Parco l’indicazione beffarda di ristoro e controllo a 100 mt….freccia a sx all’interno di un portone….la imbocco convinto di far timbrare il mio cartellino ma a momenti sbatto su altri runner fermi al posto di ristoro che non era a 100 mt ma subito dopo la freccia che indica a sx e facendo un rapido dietro front esco dal portone trappola e capisco che il controllo non era per la punzonatura ma solo per vedere i tuoi riflessi a quel punto della gara.
Riprendo il percorso e ho modo di vedere Brugherio sotto un altro punto di vista... più tranquilla rispetto a come la vedo io normalmente… le fermate delle mie linee sono vuote senza gente pronta a crocefiggerti in sala mensa se sei in ritardo e la quasi totale assenza di traffico mi fanno vedere una tranquilla cittadina con le sue bellezze che non vedi mai pur passandoci tutti i giorni….
Ma ecco che al km 16 si ripresenta l’avversario dello scorso anno….il cavalcavia prima del mulino…ultimo ristoro prima dell’arrivo dove la tentazione di fermarsi è più forte di qualsiasi cosa a causa delle delizie particolari che quel ristoro fornisce…
Polenta e salamelle è la sua specialità anche se mi sono sempre chiesto come si fa a mangiare polenta e salamelle e poi riprendere a correre per gli ultimi 5 km….ma è bello tutto l’ambiente oltre che la magia dei profumi che arrivano dal mulino e quindi corri anche su questa salita e scendi affrontando la curva a gomito e schivando l’omino di guardia per mettere a tacere il senso dell’olfatto sempre più attratto dagli odori che capta sempre più intensamente… ti piacerebbe vero entrare nel mulino? E invece una perentoria guardia della polenta... ops timbratrice di cartellini ti placca e non ti molla fino a quando ha piazzato il suo timbrino sul tuo cartellino dopo di che ringrazi Dio che abbia sbagliato mira (io il cartellino lo porto appeso alla cintura di fianco alla tasca marsupio davanti) ed entri nel ristoro del mulino... lì uno strano mormorio ti accoglie e la stanchezza ti impedisce di afferrare il senso pieno di quanto dicono… riesci solo a sentire mozziconi di frasi… polenta, rosso, alto… alla fine non fermandomi mai ai ristori non faccio eccezione per questo se non per scattare una foto a ciò che si presentava sul tavolo e via… verso il solito cavalcavia che si ripresentava puntuale come l’omino con la bandierina che prima a momenti investivi ma che ora appena ti vede si sposta e guardando ancora il gps che ti segna 18 km fatti, cerchi come sempre di sprintare come Mazinga verso la meta finale che puntuale arriva così come puntuale il tuo gps segna 20.3 km percorsi e allora mi metto a correre nelle zone anTitanti all’arrivo per raggiungere i 21 suscitando così la curiosità di runner già arrivati e anche di altri astanti che mi dicono che ho sbagliato strada e che l’arrivo è più indietro…
Ignoro facendo sorrisetti e ringraziando con un cenno della mano ma pensando dentro di me esattamente quello che pensate voi che state leggendo… e quando Gipiessorum volle e la distanza era quella corretta entro nel punto di arrivo della corsa dove trovo un Fabio dall’espressione beata che mi accoglie facendomi capire che era ora che arrivassi… un espressione troppo beata aveva dipinta sul volto… come un gatto che aveva appena mangiato un topo… ma sarò io troppo stanco e lavoro troppo di fantasia… una vocina soave mi richiama all’ordine… mi giro e appollaiata su un trespolo c’è Lia che mi scatta una foto anche lei con espressione beata come Fabio…. scende tutta contenta e come ormai di nostra abitudine battiamo un doppio cinque per la corsa appena conclusa…
ma quell’espressione beata dipinta sulla faccia dei due atleti….si…so a cosa state pensando ma non è così…. semplicemente come poi appurato nel corso delle indagini uno (Fabio) si era fermato al posto di ristoro del mulino e aveva assaggiato polenta e salamelle (in quale quantità non è dato sapere ma mi spiego ora il significato del mormorio sentito a tale sosta) e poi per completare l’opera all’arrivo aveva assaggiato al pasta party offerto dall’organizzazione sia la pasta al sugo che quella al pesto prendendo subdolamente come scusa il fatto di una presunta storta al piede e che quindi andare piano per andare piano tanto valeva approfittarne e l’altra (Lia) che anche lei all’arrivo decideva di approfittare in assenza dei suoi adorati ravioli in brodo del pasta party e lasciare così a chi arrivava dai 21 km solo l’illusione di quello che avrebbe potuto trovare facendo i 14…
Capito mi hai?
Note di merito agli organizzatori una bellissima segnalazione stradale con cartelli e personale, un percorso come sempre degno di nota e ristori (specie quello finale superiore alle aspettative) e un pacco gara invidiabile con biscotti, farina per polenta, pasta, pelati salame affettato e altre cose ancora. Sicuramente da rifare il prossimo anno…almeno per me…ciaoooo
lia51
Lun, 05/05/2014 - 15:39
Collegamento permanente
hahah ^____^ vena sado maso
hahah ^____^ vena sado maso,
Io alle 7.00 avevo già le scalame in casa figurati dopo 10minuti di corsa. Ragazzi, basta correre con le maniche lunghe,volete capirla che fa freschino inizialmente ma poi si gronda di sudore.
Vabè. comunque ,sola soletta ho percorso i miei 14 km in 1h e 38 minuti . Non ho assaggiato la polenta ne la salamella perchè a metà corsa non mi sembra il caso Però alla fine dei miei 14km mi sono mangiata un bel piattino di pasta al sugo buonissssimaaaa con una spolverata di grana.
E come riconoscimento......
Un pacco di biscotti un litro di latte un pomodoro pelato due pacchi di pasta per minestra una confezione di salame un pacco di farina gialla per polenta e siccome a me la polenta non piace , ho chiesto a Fabio di fare un baratto : tu dai i biscotti a me ed io dò la polenta a te....... :D
Poi tutto il resoconto l ha spiegato benissimo Claudio .... ^____^ bravissimo .
Alla prossima .
Eugenio Sciortino
Lun, 05/05/2014 - 19:01
Collegamento permanente
Con tutto sto ben di Dio da
Con tutto sto ben di Dio da mangiare miavete fatto venire... fame!
Complimenti a Claudio per l'ottimo e divetente resoconto. Il prossimo anno ci vengo anche io amangiare polenta e pasta al sugo.