Stramilano Agonistica e dei 50.000 23 Marzo 2014
Claudio Manenti
Che dire carissimi runner?
Semplicemente un esperienza bellissima per chi come me ha partecipato per la prima volta ad un evento agonistico così sentito
La preparazione,il conto alla rovescia dei giorni che mancano,le ultime febbrili informazioni che chiedi a chi ha più esperienza di te, il ce la faccio o non ce la faccio?
Fa tutto parte di un qualcosa di magico che si realizza nel momento in cui il famoso cannone spara per dirti che è ora di darti da fare per far dare il meglio di te stesso e realizzare quanto ti sei riproposto di fare.
Ecco in quel momento si dissolvono tutti i dubbi.
Guardi le persone avanti a te nella griglia di partenza,stringi i pugni e inizi a correre.
Vada come vada hai dato il meglio di te.
Parti e vai....tanti runner come te ti sono attorno...Quasi sgomiti per andare avanti ma sempre lì sei.
Non passi e mordi il freno per andare avanti e pian piano ce la fai.
Si aprono gli spazi e prendi la tua andatura, lineare, continua, non si alza e non si abbassa tutto regolare quindi.
Dal punto di vista della corsa sì ma le varianti ci sono eccome uno,due, tre, tanti piccoli tuoi fans che non sapevi di avere mentre avanzi ti porgono la manina per battere un cinque mentre passi.
Gesto piccolo quando sei in gara,ma ognuno di quei contatti ti rinnova la voglia di andare avanti,di non mollare.
Sei tu l'eroe di quel giorno anche se non sei superman o mazinga.
Così come i fischietti di chi ti incita, la premura di chi ti passa le bottiglie di acqua,l'incitamento di chi ti dice "dai che manca poco".
Tutta gente che non hai mai visto ne conosciuto ma fanno qualcosa per te.
Corri corri e guardi il tuo gps ma, pian piano, ti rendi conto quanto siano importanti queste cose quanto ti hanno fatto crescere come atleta ma sopratutto come persona.
Persona capace di saper ragionare sulla propria prestazione sportiva ma sopratutto su quello che può trasmettere lo sport interpretato come si deve.
Niente soldi,niente doping ma semplicemente la passione per qualcosa in cui si crede e che non ci fa abbattere alle prime avversità ma che ci sprona a dare il meglio di noi sempre e comunque.
Ed ecco qui di segito un paio di foto:
Commenti
Eugenio Sciortino
Lun, 24/03/2014 - 10:21
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Bellissimo articolo
Bellissimo articolo
Claudio il tuo articolo è veramente bello e rispecchia in pieno tutte le emozioni e le sensazioni che una "gara" ti può dare.
fabiodemaio
Lun, 24/03/2014 - 16:01
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Per noi, podisti della
Per noi, podisti della domenica, invece, la corsa non è stata romantica come la Stramilano descritta così bene nelle sue sensazioni ed emozioni dal nostro poeta Claudio.
Temerari, io, Letizia, Claudia, Daniela e Carolina abbiamo affrontato in un’unica macchinata questa esperienza.
Durante il tragitto, come cacciatori di uragani, scrutavamo il cielo, mentre la destinazione Sotto il Monte si avvicinava, cercando di intravedere un filo di azzurro la dove l’azzurro proprio non c’era.
E poi via, sotto l’acqua più che sotto il monte.
Gli scrosci incessanti ed il pantano dei primi chilometri di sterrato ci convincevano ad optare per il percorso più breve, quello da 8 km.
Il fango lasciava spazio all’asfalto che iniziava però a salire verso il Canto. Impossibile, non solo mantenere i ritmi, ma anche la corsa. Fra ripide salite e discese a perdifiato il percorso veniva affrontato con continui cambi di andatura, tanto che a fine gara, il grafico riferito alla velocità avrebbe potuto essere scambiato tranquillamente per un elettrocardiogramma.
Poi, come sempre, il traguardo, il the caldo e una strana sensazione addosso.
La stanchezza e di conseguenza l’appagamento per la prestazione non si facevano sentire così pesantemente, lasciandoci dentro un senso di incompiuto. Sentivamo di non aver dato e ricevuto il massimo dalla manifestazione. 8 km in fondo non ci avevano soddisfatto, ma oggettivamente, in queste condizioni, non avrebbe avuto molto senso farne di più.
Nel ritorno, mentre il sole iniziava, riuscendoci, a farsi largo fra gli ultimi nuvoloni, con un po’ di invidia il pensiero andava a chi da li a poco, dopo un colpo di cannone avrebbe iniziato la sua avventura…